Mutui con tassi d’interesse ai minimi, prezzi in discesa da anni, aumento (seppur lieve) del reddito disponibile. Sono i tre principali fattori che permettono alle famiglie di accedere più facilmente all’acquisto della casa e che di conseguenza continuano a sostenere il mercato residenziale. Almeno per quel che riguarda le compravendite, che sono in ripresa dal 2014 e che nel 2018 – come confermato dal Rapporto annuale dell’Osservatorio immobiliare dell’Agenzia delle Entrate – hanno fatto segnare un +6,5%, raggiungendo quota 578.647 scambi.
La proposta è di estendere l’eliminazione della tassa sulla casa anche per le abitazioni di proprietà lasciate in comodato d’uso a parenti di primo grado.
Ormai è risaputo che il governo Renzi vuole attuare la grande riforma dell’immobiliare, ovvero eliminare definitivamente la tassa sulla prima casa, le cosidette Tasi e Imu. Secondo la manovra del governo, l’imposta verrebbe eliminata per gli immobili di proprietà a scopo abitativo, ma rimarrebbe attiva per le seconde case per le quali il proprietario deve pagare Imu e Tasi.
Alcuni parlamentari hanno avanzato una proposta di modifica del decreto legge che andrebbe a toccare proprio coloro che posseggono una seconda casa: via Imu e Tasi per chi dà in comodato d’uso la propria seconda abitazione a parenti di primo grado.
Federica Chiavaroli, la senatriche che si è fatta portavoce della necessità di mettere mano alla legge per quanto riguarda le seconde case, ricorda che l’8% degli italiani vive in un’abitaizone che è stata data loro in comodato d’uso da genitori o figli. Ed è proprio a loro che si rivolge l’emendamento al decreto legge: la proposta è quella di eliminare Imu e Tasi per le seconde case date in uso a genitori o figli.
Se la modifica venisse approvata, ci sarebbe uno sgravio fiscale per chi possiede una seconda casa e i parenti di primo grado che usufruirebbero dell’abitazione non avrebbero da pagare l’imposta ma utilizzerebbero l’immobile come prima casa.
AGEVOLAZIONI PER AFFITTO A CANONE CONCORDATO
Un’altra modifica che la Chiavaroli ha presentato è stata la possibilità di avere agevolazioni per chi stipula contratti di affitto a canone concordato con i propri inquilini. Tutto ciò favorirà sia i proprietari di immobili che gli acquirenti dellla casa.